Ingresso don Sergio

Amici della Parrocchia

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Parrocchia Santi Quirico e Giulitta - Solaro
Carissime famiglie della nostra amata Comunità pastorale, PDF Stampa E-mail

è con gioia e trepidazione che vogliamo guardare a Maria, Madre della Chiesa in questo mese di maggio che inizieremo tra pochi giorni: dal 1 maggio festa di San Giuseppe lavoratore, sposo della Vergine Maria, fino al 31 maggio festa della Visitazione della Madonna alla cugina Elisabetta, la Chiesa cattolica ci fa vivere vicini a Maria, la Madre del Salvatore, perché la nostra fede e la nostra preghiera, la nostra carità e la nostra sollecitudine al bene prendano ispirazione dalle virtù di Maria. Lei “la piena di grazia” – come l’ha chiamata l’angelo Gabriele alla Annunciazione – ci sta davanti come esempio e come modello, perché anticipa quello che anche in tutti noi è avvenuto con il dono dei Sacramenti: cioè lo Spirito di Dio ci ha raggiunti e ha modellato in noi quella immagine del Figlio di Dio che sempre portiamo nella nostra vita, e ci sprona a vivere per Dio, come Maria, mettendo in atto nelle nostre scelte quotidiane la volontà di Dio su di noi. Maria santissima ci è anche di esempio nell’ascolto di Dio, della sua Parola, e anche della Parola del Figlio di Dio che noi possiamo ritrovare grazie ai Vangeli. Si dice che “Maria meditava nel silenzio del suo cuore quello che vedeva accadere nella vita del suo Figlio Gesù”. Sì, è proprio quello che facciamo anche noi quando nella preghiera del S. Rosario meditiamo i misteri della vita di Gesù (e anche della stessa Vergine), per contemplare il modo con cui il Figlio di Dio ha vissuto in mezzo a noi per portarci a salvezza. Lo sappiamo (ma è meglio ridircelo sempre): la preghiera del S. Rosario è anzitutto una preghiera “cristologica”, cioè al centro della preghiera c’è la vita di Gesù, che noi contempliamo attraverso la recita delle Ave Marie, quindi potremmo dire aiutati e guidati dalla Madre di Gesù. Come ci ricorda la antica tradizione della Chiesa con la sua sapienza: “Ad Jesum per Maria” = A Gesù attraverso Maria.

Chiedo dunque a tutti noi di sintonizzarci in questo prossimo mese di maggio sulla preghiera del S. Rosario e sulla Meditazione dei misteri di Cristo, aiutati dai tanti momenti che vivremo nella nostra Comunità pastorale. E chiedo di aiutare anche i più giovani, le mamme, e le persone del nostro vicinato a gustare questa preghiera semplice e preziosa, che ci riporta a vivere ogni cosa ispirati dalla Madre di Dio.

Don Sergio Tomasello – vostro parroco

 
Carissimi parrocchiani, PDF Stampa E-mail

che la vita fosse vocazione ce lo ha già detto a chiare lettere il nostro Vescovo nella Lettera pastorale di quest’anno, e che la risposta di ogni giovane vita alla chiamata del Signore si chiama risposta al suo Progetto d’amore lo sappiamo almeno per la nostra esperienza. Il problema è che nelle nostre famiglie e nelle nostre Comunità cristiane di questa VOCAZIONE parliamo sempre meno e sembra che tutto quello che ragazzi, adolescenti o giovani vanno a scegliere per la loro realizzazione dipende solo dalla voglia, dalle opportunità o dal titolo di studio. Cari parrocchiani, bisogna che la domanda vocazionale sia rimessa al centro, perché noi cristiani piccoli o grandi che siamo, rispondiamo anzitutto a Dio della nostra vita, delle nostre capacità (che comunque ci sono state donate e non ce le siamo dati da soli), e perfino dei nostri desideri più profondi della nostra vita personale. Dio conosce tutto questo e Dio conosce e illumina la nostra strada dandoci segni importanti che tocca a noi decifrare, per non sbagliare obiettivo e per realizzare davvero la nostra vita. Chiediamoci più spesso: “Signore, cosa vuoi che io faccia?” oppure “Signore, perché mi hai fatto così come sono? Cosa ti aspetti dalla mia vita? Come posso rispondere al tuo progetto su di me? Come posso realizzarlo in questo mondo, in questa Chiesa a cui appartengo, nella mia famiglia che mi ha generato alla vita e alla fede?”. Solo così saremo sempre impegnati a rispondere alla volontà del Signore e saremo contenti di essere in compagnia con il Signore della vita, che ci conosce più di quanto conosciamo noi stessi. L’incontro con gli altri ci plasma, l’amicizia con tante persone ci fa crescere nella consapevolezza delle nostre doti e dei nostri limiti (che vanno accettati perché ci definiscono: non dobbiamo averne paura). La nostra storia da cui proveniamo va amata e accettata, solo così possiamo davvero crescere bene: solo chi si riconcilia con la propria storia può crescere nella vita e nella vocazione. Carissimi parrocchiani non mi resta che augurarvi una buona Domenica, nella Giornata Mondiale delle Vocazioni.

Don Sergio Tomasello - parroco

 

 
Carissimi parrocchiani PDF Stampa E-mail

e carissimi partecipanti al cammino della nostra Comunità pastorale. Entriamo decisamente nel cammino pastorale segnato dal Tempo Pasquale: dopo la prima settimana detta “in albis”, dove abbiamo ricordato gli impegni del Battesimo, andiamo decisamente verso la festa di Pentecoste, che sarà il 19 maggio. Tempo segnato dalle Comunioni dei nostri bambini, che invitiamo sempre di cui a partecipare alla Messa domenicale insieme ai loro genitori e fratelli. Tempo di Matrimoni che da maggio in poi allieteranno la nostra Comunità, perché l’amore fondato sull’Amore di Cristo sia fonte continua di testimonianza evangelica, e sia origine di nuove vite: sono tante le coppie che si sono preparate per questo Sacramento, che sembrava un po’ caduto in oblio dopo il Covid-19. E’ tempo anche di tanti Battesimi, che ci impegnano come Comunità per accogliere questi nuovi Figli di Dio nella nostra Comunità pastorale, e per aiutare genitori e padrini ad esprimere la loro fede e il loro credo senza paure ma con coraggio, per loro anzitutto e poi per i loro figli.

Ci prepariamo a vivere anche un evento culturale, previsto per Sabato 20 aprile, che è il secondo evento proposto dal Gruppo Culturale della CP: si tratta di un concerto fatto da Giovani provenienti da tutto il mondo “Note di speranza: per una nuova umanità”. Il direttore Raymond Bahati l’abbiamo già incontrato prima di Pasqua in una serata in Villa Borromeo e ci ha raccontato come è nato questo coro dal sapore inter-culturale, che ci dimostra che tramite la musica, l’impegno e le relazioni vere, è possibile una vera e bella integrazione per vivere insieme nella nostra società. Siete già tutti invitati nella sala polifunzionale del Brollo per questa bella iniziativa, che ci farà uscire più contenti e rinfrancati di come eravamo prima.

Non mi resta che salutarvi e augurarvi una buona ripresa nel lavoro, nella scuola, nelle vostre occupazioni, che devono sempre avvenire nel Signore Risorto. Vi invito dunque a lasciarvi guidare nella preghiera di questo tempo dal libretto verde che troverete in fondo alla Chiesa. Vostro…

don Sergio Tomasello

 
Carissimi parrocchiani e carissimi fedeli della Comunità pastorale, PDF Stampa E-mail

vi scrivo dopo aver celebrato la prima S. Messa del sabato mattina alle 9,00 presso la Chiesa di S. Maria Assunta della Cascina Emanuela: Messa ben preparata e soprattutto molto gradita con tanta gente partecipe alla preghiera. Lo spunto della lettura di San Paolo mi aiuta a sottolineare come questo Tempo liturgico ci fa apprezzare il dono di essere Chiesa. Dice San Paolo: “noi siamo il corpo di Cristo, tante membra diverse, ciascuno con la propria funzione e particolarità, ma tutti uniti in un corpo solo. Che cosa ti tiene uniti nell’unico corpo di Cristo? San Paolo ci dice: il Battesimo che ci unisce in Cristo, figlio di Dio, e il dono dello Spirito santo che, come una forza centripeta, ci unisce tutti nell’unico cammino e nell’unica esperienza di Chiesa viva. Che bello pensare che anche la nostra esperienza iniziale di Comunità pastorale, tra tutte le realtà ecclesiali di Solaro che stiamo conoscendo e apprezzando, sia un richiamo a questa visione di Chiesa nella unità con lo stesso Signore, nella memoria dello stesso Battesimo, nella diversità delle persone e dei carismi, ma nella forte unità del cammino di Chiesa che vive in tutta Solaro! Ecco: il Tempo Pasquale che stiamo vivendo, il mese mariano che tra poche settimane inizieremo, il cammino dei sabati alla Cascina Emanuela ci aiutino a camminare insieme nella Chiesa di Dio!

Un pensiero poi lo voglio dedicare ai nostri ragazzi e alle loro famiglie, che li stanno accompagnando nella Iniziazione cristiana. Vedo a volte pochi ragazzi alla Messa domenicale, e tanti alla Catechesi e all’esperienza dell’Oratorio estivo o alle uscite proposte con l’Oratorio. Le esperienze di vita cristiana devono essere un tutt’uno e devono alimentarsi a vicenda: incontrare il Signore nella Chiesa e incontrarsi come fratelli e sorelle nel Signore è un continuo richiamo alla nostra vita cristiana che deve fluire di domenica in domenica nella nostra esperienza di famiglia. Educhiamoci a essere fedeli alla Domenica, educhiamo i nostri figli a parlare con il Signore nella preghiera. Aiutiamoci anche come adulti e genitori ad alimentare il nostro impegno educativo dalle fonti vere della fede, della speranza e della carità. Anche per noi vale il richiamo di Gesù: “Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni Parola che esce da Dio!”. Aiutiamoci in questo Tempo pasquale a vivere con impegno la nostra presenza domenicale alla Messa.

Buon cammino pasquale, sempre alla ricerca del Dio vivo e risorto.

Don Sergio Tomasello - parroco

 
Carissimi fedeli, carissimi confratelli nella fede, PDF Stampa E-mail

ho vissuto con grande passione e impegno la preparazione della mia prima Pasqua in mezzo a voi e anzitutto vi ringrazio per come avete cercato con me e con i miei confratelli nel ministero il volto di nostro Signore. Sì, come è scritto nel Tabernacolo delle Romite ambrosiane del Sacro Monte di Varese: “E non videro che Gesù!”. Là era l’esperienza dei discepoli sul Tabor, quando Gesù si è trasfigurato. Qui è stata l’esperienza dello Scurolo, dove abbiamo posto l’Eucaristia dal Giovedì santo alla Veglia Pasquale: sì proprio in questi giorni così solenni anche noi, tanti tra noi, hanno cercato nella preghiera e nella confessione, nella adorazione della Croce e nella Liturgia il volto del Signore. L’invito del Signore a riconoscerlo, e la constatazione che “stare ai piedi di Gesù come Maria di Betania” per ascoltarlo e per parlargli ci fa bene, ci rafforza poi nel nostro compito quotidiano e nelle nostre responsabilità e anche nella nostra vocazione. La vita di un cristiano è anzitutto vocazione, chiamata e risposta a Dio, imparare sempre ad amare come ha fatto Lui, anche con il sacrificio della nostra vita, del nostro tempo, delle nostre capacità per amore dei fratelli.

E’ con questa gioia rinnovata che voglio anzitutto ringraziare i miei confratelli nel Ministero, don Massimiliano e don Felice, che mi hanno aiutato con gioia e creatività nel preparare il cammino Quaresimale e questa Settimana Santa, perché ciascuno di voi fosse aiutato nell’incontro con il Signore, Dio della vita e della Misericordia. Ringrazio poi tutti i collaboratori, che nei vari gruppi di impegno hanno preparato gli strumenti della nostra preghiera comunitaria: le donne della segreteria parrocchiale, i lettori e i cantori, i sacristi, i chierichetti con le loro vesti nuove. Ringrazio anche tutti voi, laici e laiche, famiglie e coppie di sposi, single e credenti in Cristo che camminano insieme in questa nostra bella Chiesa milanese. Ringrazio anche a nome di tutti il nostro Vescovo Mario, che nel giovedì santo al mattino in Duomo non solo ha consacrato gli Olii santi per tutti i sacramenti che celebreremo, ma anche ha invitato noi preti a rinnovare il nostro mandato e la nostra fedeltà a Cristo buon Pastore. Allora non mi resta che augurarvi una Pasqua di Resurrezione, nella pace donata da Cristo. Don Sergio Tomasello – parroco

 
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Sabato, 11 gennaio 2020

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